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P. Attilio

Giornata nera per il Madagascar (3)

Aggiornamento: 22 ott 2020


Cari amici di questo tribolato Madagascar, penso che abbiate qualche altra informazione dello svolgimento o sconvolgimento della situazione. Purtroppo nulla è chiaro e la situazione resta grave, molto grave.

Sabato scorso non vi ho dato informazioni per diversi motivi, tra gli altri c'era un bagliore di speranza e speravo proprio che quella fiammella diventasse una luce... purtroppo devo dire che ci ritroviamo nella notte più fitta. Tutta la settimana era passata in un clima di alta tensione; con accuse, diffamazioni, imbrogli e bugie dalle due parti (giovedì una radio aveva diffuso che nella notte i militari avevano ancora "assalito" la gente e che c'erano 8 morti... e invece avevano solo arrestato delle persone!)...

Il sabato sembrava dovesse essere il giorno dello scontro... E invece, quasi all'improvviso, dopo una settimana così tesa, sabato mattina è arrivata la notizia che i due avversari, Marc Ravalomanana e Andry Rajoelina, si erano incontrati alla Nunziatura apostolica e avevano accettato di continuare a incontrarsi per cercare insieme, con la mediazione dell'Ffkm (Consiglio Ecumenico delle Chiese Cristiane in Madagascar, di cui fanno parte Cattolici, Luterani, Calvinisti e Anglicani). Sembrava un miracolo!

Sopratutto perché la sera prima Andry aveva minacciato una marcia di protesta che, sentendo quanto lui diceva, avrebbe potuto finire male ("sarò io in testa al corteo e sono pronto a morire per la nostra libertà!! Niente e nessuno ci fermerà!"). In questo primo incontro gli Ffkm hanno chiesto di sospendere tutte le manifestazioni e le emissioni "partigiane". La maggior parte della gente ha ripreso speranza e sorriso, anche se emissioni "partigiane" non si sono fermate assolutamente... anzi... subito c'è stato chi ha fatto credere che Ffkm e in particolare la parte "cattolica" agiva per interessi...

Una certa calma è ritornata anche a Tanà, ma gli estremisti dei due campi (con la benedizione o meno dei loro capi Marc e Andry) hanno continuato nel loro sistema diffamatorio e provocatorio. Le due parti Marc ed Andry si sono incontrate due volte... ma senza risultati. Alla terza riunione Marc non è arrivato, e si è saputo poi dopo che aveva fatto un "giro" in due città importanti del Madagascar. Questa è stata la goccia in più che ha spinto il presidente della Ffkm (Monsignor Oddon, Arcivescovo di Tana) a ritirarsi dalle trattative, presentando una domanda di intervento alle Nazioni Unite. La reazione dell'Arcivescovo di Tana ha creato diverse reazioni, in parte favorevoli, ma in gran parte negative... richiamando la popolazione a una ripresa delle ostilità...

Il segretario delle Nazioni Unite, questa mattina, ha supplicato mons. Oddon a riprendere il posto di presidente della commissione di dialogo. Oggi però a Tana e in altre città del Madagascar sono previste delle manifestazioni... Inutile ripetere tutte le notizie immaginarie che si sentono... viviamo in un mondo di fantasmi che creano incubi e snervano le persone. I telefonini fanno la loro parte e ognuno dice e inventa. Vi assicuro che non è facile dare delle informazioni sicure alla radio!!

Penso che il 95% del popolo malgascio e almeno il 70% della popolazione di Tana sente che ci sono "cose grosse" per aria, ma non ha più voglia di vedersene arrivare ancora altre di più grosse sulla testa. La gente soffre per la povertà, ma adesso ha paura "per la vita... non c'è sicurezza, non si lavora, incominciano a mancare alimenti...". Tutti sanno che questo è a causa di una "minoranza di teste calde e bruciate che gridano libertà e giustizia solo per poter o continuare ad arricchirsi sulla sofferenza dei poveri o a prendere il posto di chi l'ha fatto sin d'ora". (Questa è la mia opinione, che penso di poter provare con tantissime prove... ma è la verità che non "possiamo" dire alla radio; e devo aggiungere anche che "non dobbiamo dire assolutamente"... per non creare malintesi e tensioni inutili).

Le Nazioni Unite, ed è logico, dicono che devono essere i malgasci a risolvere i loro problemi... in fin dei conti per le Nazioni Unite quello che è più importante è di salvare il salvabile di quanto si è investito ultimamente in Madagascar. L'Ffkm, a mio parere, in questo momento è come Giovanni Battista... "una voce che grida nel deserto"; che tradotto in altre parole vuol dire che "ascolta, parla, crea incontri e scontri... magari grida... ma tutto per niente!". Perché sia Marc che Aandry dicono magari di "sì" sapendo che vogliono dire e fare di "no" e continuano a fare solo quello che vogliono per i loro interessi e non per il bene dei malgasci.

Quando sono arrivato in Madagascar sono rimasto meravigliato del fatto che quando un bambino risponde ai genitori "Malahy aho" (che vuol dire "non voglio farlo) i genitori lasciano stare... non c'è niente da fare... invece ci vorrebbe una buona sculacciata! Adesso abbiamo a che fare con due bambinoni che, di fronte a dei problemi gravi e importanti come sono la pace e il progresso di tutta una nazione, pensano solo ai loro interessi e invece di cercare una soluzione ai problemi continuano a dire " malahy aho"!... ci vorrebbe veramente qualcuno che desse una buona sculacciata!! Ma chi riuscirà a dargliela... la sculacciata!?

Devo dire qui a Ihosy la situazione è calma, assolutamente calma, ma si sente che la gente è preoccupata! Penso che tutti noi siamo preoccupati. Continuiamo a portare nelle nostre preghiere e nel nostro cuore questa meravigliosa gente che soffre, ma che vuol credere contro ogni speranza. Spero proprio di potervi dare notizie migliori la prossima volta. Grazie VELOMA

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